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Nuova nevicata in Val di Fassa, l’inverno fa la voce grossa

L’inverno in questo anno è partito forte: tante giornate piuttosto fredde e anche nevicate in fondovalle con accumuli più o meno significativi. Sembra che la prosecuzione di Dicembre possa essere votata ancora alla dinamicità e al freddo, come non si vedeva da tanti anni all’esordio del primo mese invernale.

Cosa complica la previsione relativa a Immacolata e lunedì 9 Dicembre?

Ciò che complica la previsione in maniera significativa è il tipo di dinamica che determinerà il peggioramento sull’Italia nel corso della serata di sabato 7 Dicembre e in generale nella giornata dell’Immacolata e la successiva. Questo perché si tratta di un affondo prettamente meridiano che vedrà entrare aria molto fredda specialmente alla quota di 500 hPa e prima di fare l’ingresso del Mediterraneo la saccatura aggirerà le Alpi dalla porta del Rodano e scaverà un minimo di bassa pressione secondario al suolo.

E’ proprio qui che i modelli vanno in estrema difficoltà: a ormai meno di 18h dall’evento ci sono ancora enorme divergenze relative al posizionamento del minimo di bassa pressione che verrà a crearsi. Il suo posizionamento sarà quello che determinerà la poi effettiva distribuzione delle precipitazioni e intensità delle stesse; una differenza di anche soli 50 km più a nord o più a sud del centro di bassa pressione potrà determinare una nevicata ottimale o una nevicata scarsa.

In Val di Fassa cosa accadrà tra stasera e lunedì 9 Dicembre?

La previsione per la Val di Fassa e per le Dolomiti risulta essere estremamente complessa. I modelli nella mattinata di sabato 7 Dicembre presentano ancora delle grosse divergenze su quelli che sono gli accumuli di precipitazioni attesi dovuti a un differente posizionamento del minimo di bassa pressione.

Proviamo ora a fare una stima di ciò che potrebbe succedere. Come detto, le differenze tra i centro meteo sono tante; nessuno realmente sa dove si posizionerà il minimo depressionario al suolo e di conseguenza come andrà la nevicata attesa.

Parlando della Val di Fassa, le ipotesi sono sostanzialmente due.

  • Ipotesi numero uno: si prevede un minimo depressionario più a Nord e una nevicata moderata su tutta la valle con 20/30 cm in fondovalle e fino a 50 cm in quota; più ci si sposta verso Sud ed Est nella valle e più gli accumuli saranno abbondanti.
  •  Ipotesi numero due: il minimo depressionario rimarrebbe più “basso” e la differenza tra alta Val di Fassa e bassa Val di Fassa sarebbe notevole; si potrebbe passare da massimo 10/15 cm in Alta Valle a circa 25/40 cm in Bassa Valle.

Dire quale sarà l’ipotesi corretta è impossibile; ciò che ci sentiamo di dire è che i centri meteo vedono un minimo depressionario medio-alto, quindi potrebbero cadere almeno 20 cm in tutto il fondovalle con accumuli superiori dalla media valle verso Sud e verso Est.

Nelle altre valli delle Dolomiti?

Parlando di Val Badia e Val Gardena, la possibilità di una nevicata abbondante è più remota poiché trovandosi posizionate verso Nord, le precipitazioni faticherebbero maggiormente a raggiungere queste aree quindi in fondovalle si potrebbero vedere fino a 15/20 cm massimo, ma diversi modelli ipotizzano accumuli più scarsi.

Spostandosi verso il Primiero e il gruppo delle Pale di San Martino, la situazione differisce: qui la maggior parte dei modelli prevede i picchi precipitativi di tutta l’area dolomitica e si stimano in fondovalle oltre i 1000/1200 metri di quota accumuli superiori a 25/40 cm, ma con la possibilità di vedere fino a 50 cm di neve fresca. Al Passo Rolle è abbastanza probabile che l’accumulo finale supererà i 50/60 cm di neve fresca.

Nella mattinata e nel pomeriggio di lunedì 9 Dicembre le precipitazioni proseguiranno in maniera molto debole con qualche ulteriore cm di neve fresca.

Sarà il nowcasting a dirci poi quale sarà la reale soluzione di questo rebus previsionale.

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